Ata Issa Khasaf è nato a Bagdad, poi molto giovane si è involato libero verso i cieli d’Europa, andando a zonzo da Bologna a Parigi, da Amsterdam a Londra, dove attualmente vive zigzagando su tutti i campetti di calcio vicino al Tamigi. Alla fine degli anni Ottanta ha conseguito la laurea in DAMS all’Università di Bologna con una tesi sulla retorica delle lettere dell’alfabeto arabo e successivamente ha ottenuto il Dottorato di Ricerca in Semiotica con Umberto Eco. Nell’ultimo decennio si è dedicato allo studio del violoncello e all’osservazione poetica della natura. Suonare uno strumento o comporre versi, per lui, che sa di retorica delle lettere, di cabale, di senso e di gioco, è diventato e appare come la quotidiana recita di un rosario. Ata vive attualmente a Londra, in libertà e sempre ramingo, seguendo le parole sugli uccelli della parabola di Gesù (Isa o Issa ne è il nome nella tradizione araba): «guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre».