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    Gesualdo Bufalino

IO, FRANCA FLORIO

Ritrovata fra le sue carte autografe, si offre ai lettori la stampa della sceneggiatura inedita di Gesualdo Bufalino Io, Franca Florio. Il testo fu commissionato all’autore nel 1993 da Edward R. Pressman, produttore cinematografico americano (Wall Street di Oliver Stone, con Michael Douglas premio Oscar come miglior attore protagonista, è stata una delle sue produzioni più acclamate). Interlocutore del grande scrittore fu Alessandro Camon, sceneggiatore, che si era trasferito a Hollywood come produttore esecutivo. Soggetto del copione è il racconto della straordinaria vita di Franca Florio, donna bellissima, simbolo di un mondo fatto di eleganza e opulenza. Sposata con Ignazio Florio, Franca fu vittima di un destino senza pietà, prima per la morte precoce dei figli, poi per il tracollo economico della famiglia e infine per il suo lungo sopravvivere, postuma di se stessa, in un tempo che ne aveva quasi dimenticato il nome.
Con Io, Franca Florio, Bufalino non era alla sua prima prova di sceneggiatore. Tra il 1988 e il 1989 lo scrittore di Comiso aveva collaborato da consulente con Sandro Bolchi e Lucio Mandarà all’adattamento per la tv del romanzo di De Roberto I Viceré e, successivamente, aveva scritto il «timido abbozzo» di sceneggiatura tratto dal suo romanzo Argo il cieco.
Infine, la redazione di Io, Franca Florio per la quale, alla consegna da parte del suo autore, il produttore avrebbe dovuto trovare un importante regista per farne un film rivolto al grande pubblico. Splendore assoluto e poi decadenza fisica ed esistenziale sono temi congeniali a Bufalino che attribuì a questa sceneggiatura un valore letterario autonomo, tant’è che in un appunto del 1995 la indicava come testo da inserire nel secondo volume delle Opere pubblicato nei Classici Bompiani.

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Casa Editrice: ARCHILIBRI
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Data di pubblicazione: 2022
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Gesualdo Bufalino è nato a Comiso il 15 novembre del 1920. Scrittore segreto fino al 1978, ha esordito curando per Sellerio un volume di fotografie ottocentesche, Comiso ieri. Ha scritto opere di narrativa (Diceria dell’untore, Premio Campiello 1981; Argo il cieco, 1984; L’uomo invaso, 1986; Le menzogne della notte, Premio strega 1988; Qui pro quo, 1991; Il Guerrin Meschino, 1993; Tommaso e il fotografo cieco, 1996); poesie (L’amaro miele, 1982; I languori e le furie, 1995); aforismi (Il malpensante, 1987; Bluff di parole, 1994); antologie (Dizionario dei personaggi di romanzo, 1982; Il matrimonio illustrato, 1989); elzeviri (Cere perse, 1985; Saldi d’autunno, 1990); sicilianerie (Museo d’ombre, 1982; La luce e il lutto,1988; L’isola nuda, 1989: Cento Sicilie [con Nunzio Zago],1993). Nel 1992 nei Classici Bompiani è apparso il primo volume delle Opere 1981-1988. Ha tradotto da Terenzio, Hugo, Mme de Lafayette, Baudelaire, Toulet, Giraudoux. È morto il 14 giugno del 1996 in un tragico incidente stradale.

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